Progetti

Suonno d’Ajere Quartet

In questa formazione, Suonno d’Ajere si espande con l’ingresso del percussionista Salvio La Rocca, specialista in tamburi a cornice e percussioni mediterranee. Le sue sonorità terrose e rituali si fondono con le melodie del repertorio tradizionale del trio. La presenza della chitarra elettrica arricchisce ulteriormente l’ensemble, aggiungendo sfumature timbriche che attraversano i confini tra tradizione e modernità, dando nuova profondità all’esperienza d’ascolto.

Suonno d’Ajere Trio

È la formazione originale dei Suonno d’Ajere.
È tipica della tradizione della posteggia, di cui il trio ricalca il suono arricchendolo con arrangiamenti ed esecuzioni raffinate, attenti alle stesure originali delle canzoni e senza tralasciare elementi innovativi nelle rielaborazioni.
La chitarra come ritmica unica senza disdegnare momenti di virtuosismi solisti, il mandolino che oscilla tra malinconici fraseggi e ornamenti ritmici, entrambi a sostegno di una voce che guida col suono del napoletano e delle sapienti melodie della tradizione partenopea.
Il colto e il popolare si incontrano in questo concerto, rievocando la fusione che è di per sè l’elemento più caratteristico e sorprendente della canzone classica napoletana.

Suonno d’Ajere e quartetto d'archi

Con l’aggiunta di un quartetto d’archi – su arrangiamenti originali firmati dal trio – Suonno d’Ajere apre il proprio repertorio a nuove prospettive sonore. Gli archi accompagnano e ampliano il tessuto musicale, dialogando con la voce e gli strumenti del trio in un equilibrio misurato e intenso.
Una rilettura che conserva il legame profondo con la tradizione napoletana, ma ne valorizza la componente più lirica e ricercata, in un incontro tra forma canzone e scrittura cameristica.

Suonno d’Ajere e
Alessio Arena

LASSO

L’italo-catalano Alessio Arena e il trio napoletano Suonno d’Ajere mettono in musica i sonetti scritti da Garcilaso de la Vega, arrivando perfino a reinterpretarli in napoletano, la lingua che animava la corte e la città di Napoli. Il concerto è accompagnato da un’installazione audio e video in cui appaiono persone comuni che recitano le versioni napoletane dei sonetti del poeta. Lasso è un affascinante viaggio attraverso il tempo, le connessioni storiche tra Italia e Spagna, la poesia che cambia pelle e la musica che attraversa i secoli, e infine attraverso una città, Napoli, che ha mille volti.